Da Conquiste del Lavoro 17/9/14

Accenture e 4U, sciopero e presidio a Palermo

Sciopero e presidio stamane a Palermo per i lavoratori del call center 4U. Una protesta proclamata dai sindacati di categoria per chiedere lo stop alle procedure di mobilità che l’azienda ha avviato per 146 addetti su 420; il pagamento delle mensilità arretrate e garanzie sul futuro occupazionale per tutti i lavoratori.

“Chiediamo al governo regionale di individuare soluzioni per scongiurare i licenziamenti – dice Francesco Assisi della Fistel Cisl Palermo-Trapani – preservare le aziende locali e arginare il rischio di desertificazione industriale anche nel settore delle telecomunicazioni, dove operano circa 8 mila persone. Temiamo un effetto domino che potrebbe coinvolgere altre realtà aziendali sane delle città, dopo Accenture e 4U”.
Ieri, infatti, si è concluso con un nulla di fatto il vertice al ministero dello Sviluppo economico a Roma sulla vertenza dei 262 dipendenti di Accenture. Lo rende la Fistel Cisl, al termine della riunione, alla quale hanno partecipato anche l’assessore regionale al Lavoro Giuseppe Bruno e l’assessore comunale alle Attività produttive Giovanna Marano, insieme ai rappresentanti dei lavoratori e delle due aziende. Secondo quanto riferisce la Cisl non si è ancora trovata una quadra per impedire il licenziamento del personale, dato che la società British Telecom avrebbe deciso di recedere anticipatamente dal contratto siglato con Accenture tre anni fa per la gestione del customer service, che scade a giugno del 2016.
Nel frattempo i dipendenti della società sono scesi dal tetto della sede del call center a Palermo su cui erano saliti nel pomeriggio di ieri per protesta. I locali della società di via Ugo Malfa, invece, restano occupati. Sono 262 gli addetti del call center che rischiano di perdere il lavoro, per la decisione di Britisch Telecom di recedere anticipatamente dal contratto con Accenture e trasferire in altre regioni italiane le attività svolte nel capoluogo siciliano.
“Bt è disposta a reinternalizzare il servizio affidato ad Accenture e riassumere i 262 lavoratori – dice Michele Giordano della Rsu Fistel Cisl di Accenture di Palermo – per fare questo però le aziende devono concordare alcuni aspetti di carattere economico e altri legati alla riqualificazione dei personale. Se il nodo non sarà sciolto in tempi brevi il rischio è l’avvio delle procedure di licenziamento. Da quanto emerso le posizioni di Bt e Accenture restano distanti. Il mistero però ci ha assicurato che convocherà gli amministratori delegati delle due società”. Un nuovo incontro sulla vertenza è in programma lunedì prossimo a Roma. (17 settembre 2014)

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